Volume 2 – Numero 1 – Gennaio 2019
Marzo 14, 2019
di Luigi Fiorentino - Presidenza del Consiglio dei Ministri e Elisa Pintus - Università della Valle d’AostaLa relazione fra innovazione sociale e innovazione tecnologica appare come elemento prodromico a ciò con cui bisognerà “fare i conti” entro tempi brevissimi. Le prime riflessioni strutturate sull’innovazione, nel management, risalgono alla fine degli anni Settanta (Mohr 1969). Gli ultimi dieci anni dello scorso millennio hanno visto lo sviluppo crescente di attenzione verso l’innovazione, in special modo quella tecnologica, come ambito di ricerca privilegiato. Tuttavia, è dall’inizio del nuovo millennio che si apre uno scenario di riflessione sistematica anche nelle amministrazioni pubbliche (Osborne and Brown 2013; Walker 2014).[...]
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SPECIAL FOCUS
Innovazione sociale e tecnologica e modernizzazione nella PAMarzo 14, 2019
di Simone Amato Cameli - Università Cà FoscariInternet rende oggi possibili forme del tutto nuove di interazione tra cittadinanza e settore pubblico. Il civic crowdfunding ne costituisce uno degli esempi più importanti e interessanti. L’utilizzo del crowdfunding come mezzo di finanziamento per opere e servizi pubblici è un fenomeno in larga diffusione, attraverso il quale un vasto numero di individui è in grado di catalizzare una capacità finanziaria che normalmente esiste in uno stato “disperso” per indirizzarla verso beni e servizi pubblicamente fruibili. Il cambio di paradigma è evidente: se il tradizionale modello di realizzazione di beni pubblici si sostanzia fondamentalmente in un intervento “dall’esterno”, cioè esogeno al sistema socioeconomico di riferimento, il civic crowdfunding è in grado di attivare una funzione autopoietica all’interno delle comunità, raccogliendo risorse e capacità che esistono già all’interno delle stesse, risultando quindi in un inedito paradigma di intervento pubblico endogeno al sistema socioeconomico stesso. Il presente articolo indaga il rapporto tra civic crowdfunding e pubblica amministrazione, esplorando le potenzialità di tale strumento nell’ottica dell’innovazione della pubblica amministrazione all’interno di un modello relazionale nuovo tra cittadinanza, settore privato e settore pubblico.
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Marzo 14, 2019
di Gaetano Fausto Esposito - Universitas MercatorumIl paper tende a delineare uno schema di valutazione delle politiche industriali alla luce dell’elaborazione del concetto di sostenibilità istituzionale. Questo concetto viene arricchito di una nuova valenza che riguarda anche l’obiettivo di ottenere una maggiore eguaglianzca per i destinatari di queste policy. Di conseguenza, l’approccio seguitosi focalizza sul nesso esistente tra istituzioni, crescita della libertà delle imprese e sviluppo del mercato, inteso come sede di confronto di idee e progetti. Viene quindi proposto sia uno schema di interazione che lega le diverse componenti della sostenibilità istituzionale e sia un primo schema qualitativo di programmazione di queste policy.
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Marzo 14, 2019
di Giovanni Vetritto - Presidenza del Consiglio dei MinistriA quasi 5 anni dalla loro introduzione le nuove autorità metropolitane stentano ad affermarsi come forti attori istituzionali. Ciò rappresenta un pesante handicap di sistema per il paese, stante il nuovo ruolo delle città nei sistemi socioeconomici avanzati e i fortunati processi di innovazione del governo urbano portati avanti in pressoché tutti i principali paesi europei. Le città, in particolare hanno un ruolo crescente di sviluppo, secondo il paradigma ormai affermato delle politiche di sviluppo cosiddette “place based”. In Italia, viceversa, per molteplici ragioni, dopo un percorso più che decennale di intuizioni e dibattiti, la legge del 2014 ha dato origine a istituzioni deboli e dal profilo contraddittorio, che in assenza di una chiara “agenda di politiche urbane” nazionale, lascia permanere il divario rispetto all’Europa.
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DIALOGHI
Marzo 14, 2019
di Melissa Ridolfi - Università degli Studi di Roma TreL’analisi del principio di distinzione tra politica e amministrazione richiede di conoscere i confini giuridici delle due dimensioni, in modo da delinearne i tratti distintivi e procedere con maggior sicurezza alla descrizione delle modalità in cui l’una e l’altra si “incontrano”. Definito tale aspetto storico-normativo, lo scopo del presente lavoro è quello di analizzare, con particolare riferimento ai dati di ordine strutturale ed organizzativo-manageriale, il rapporto tra l’organo di governo e l’organo amministrativo, nei diversi equilibri che si sono delineati nell’ambito dell’amministrazione pubblica italiana.
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Marzo 14, 2019
di Elisa Cardillo - Vincitrice del bando di concorso finanziato dall’associazione alumni LUISS School of GovernmentThe aim of this essay is to investigate whether migration policies adopted by recipient countries have the power to limit or stop unwanted immigration flows – and, if so, to what extent.
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Marzo 14, 2019
di Pietro Agrello - Vincitore del bando di concorso finanziato dall’associazione alumni LUISS School of GovernmentLe politiche di coesione impiegano risorse pubbliche, europee e nazionali, con la finalità di rimuovere le disuguaglianze di sviluppo e promuovere la coesione economica fra i territori. In considerazione delle forti disparità economiche e sociali esistenti tra il nord e il sud del Paese, in Italia esse sono state a lungo sinonimo di “politica per il Mezzogiorno”.
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CLOSE UP
Marzo 14, 2019
di Monica dell'Atti - Ministero dell'InternoLa natura di molte politiche pubbliche attuali si focalizza su valori economici, tra di esse è situabile anche la politica pubblica dei poli di innovazione che il presente articolo si prefigge di affrontare. L’approccio utilizzato è quello del policy implementation, perché è fondamentale indagare il comportamento che il processo di policy può intraprendere al fine di identificarne i fattori chiave e gli elementi distorsivi. Il primo passo da compiere è definire cosa si intende per innovazione nell’ambito dell’economia industriale, in modo da restringere il campo di analisi e capire come mai, nei periodi di recessione economica, la scelta dello strumento di policy sia ricaduta proprio sui poli di innovazione. Una volta chiarito questo fattore essenziale si può passare alla descrizione dell’esperienza italiana, passando per una breve ricostruzione della precedente esperienza francese dalla quale essa trae ispirazione. Per rendere l’analisi concreta si è cercato un caso di studio, individuato in una delle maggiori esperienze dello scenario italiano in tale ambito, ovvero quella dei poli di innovazione della Regione Piemonte, operando così un’analisi di implementazione in modo da individuarne le distorsioni concrete e/o presunte e ideare delle strategie da mettere in atto affinché esse non si ripresentino in una futura programmazione.
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